Un'opera collettiva ma divisa, documentaria ma del tutto originale. Paola Randi in 'Progetto Panico' racconta la condizione delle donne
L'Istituto Luce ha compiuto quest'anno 90 anni, una vita lunga, tutta raccolta nell'Archivio Luce, patrimonio di immagini unico al mondo. Per festeggiare il novantesimo anno Istituto Luce - Cinecittà hanno realizzato e portato alla Mostra di Venezia '9X10 novanta', opera collettiva ma divisa, documentaria ma del tutto originale.
I nove autori coinvolti hanno infatti 'piegato' le immagini dell'Archivio alla loro creatività. Ne è nato un album di narrazioni diverse, i film raccontano del primo giorno di una guerra, di crolli e ricostruzioni, delle memorie di paesaggi forse perduti, di miracoli, superstizioni e sogni, del significato di una canzone, della luna, della condizione delle donne.
Su quest'ultimo tema si è esercitata Paola Randi realizzando 'Progetto Panico', dove le immagini delle donne nell'Italia che fu scorrono come se fossero lo studio di un gruppo di archeologi alieni, messe insieme appunto a partire dalle immagini del Luce, sulle condizioni della donna in Italia, concludendosi con il ricordo struggente delle tante vittime di femminicidio. Il film schiera inoltre Marco Bonfanti, con 'Tubiolo e la luna', Claudio Giovannesi con 'Il mio dovere di sposa', Alina Marazzi con 'Confini', Pietro Marcello e Sara Fgaier con 'L'umile Italia', Giovanni Piperno con 'Miracolo italiano', Costanza Quadriglio con 'Girotondo', Alice Rohrwacher con 'Una canzone' e Roland Sejko con 'L'entrata in guerra'.
