cerca CERCA
Giovedì 28 Marzo 2024
Aggiornato: 17:17
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Salute: 'amica' di marinai e bebè, tutti i segreti della vitamina C

24 novembre 2014 | 11.00
LETTURA: 3 minuti

Salute: 'amica' di marinai e bebè, tutti i segreti della vitamina C

Il suo destino è legato a una malattia antica come l'uomo. Le prime notizie sui gravi danni provocati dalla carenza di vitamina C, allora sconosciuta, sono rintracciabili addirittura nell'Antico Testamento, dove si parla in dettaglio degli effetti dello scorbuto. Tracce di questa patologia si trovano in diverse culture ed epoche. Ne parlò persino Ippocrate, e autori greci, latini, arabi, ebrei. Venne descritta da Antonio Pigafetta, storiografo delle imprese per mare di Magellano, dall'Atlantico al Pacifico.

E' così che cominciò a prendere corpo l'ipotesi che lo scorbuto "colpisse i naviganti costretti a lunghi viaggi senza scalo, che non potevano nutrirsi di cibi freschi e ortaggi", racconta lo storico della medicina della Statale di Milano Giorgio Cosmacini, oggi nel capoluogo lombardo in occasione della celebrazione degli 80 anni della vitamina C all'italiana, targata Bracco. La parola 'scorbuto' nascerà ufficialmente nel 1556 per opera del medico danese Johannus Echthius. La malattia dei marinai: il navigatore portoghese Vasco de Gama, che aprì per primo la rotta delle Indie, soffrì gravissime perdite. Molti altri esploratori descrivono i dolori e le tipiche ulcerazioni alla bocca. Finché James Lind, un ufficiale medico della Royal Navy nel 1747 individuò scientificamente la causa: la mancanza dell'acido ascorbico, sostanza presente soprattutto negli agrumi.

Poi arrivarono i Nobel all'ungherese Albert Szent-Györgyi (Medicina) e al britannico Walter Norman Haworth (chimica). E così la vitamina C ha continuato la sua strada sotto la luce dei riflettori. Oggi gli esperti le riconoscono mille usi e doti: è alleata "contro il melasma, inestetismo cutaneo", amica dei maratoneti e dei bebè nati e allattati da mamme che fumano, "perché migliora la loro funzione respiratoria", spiega Cesare Sirtori, presidente della Società italiana di nutraceutica.

Ma la lista è lunga e in cima ci sono i benefici contro il raffreddore (una revisione Cochrane parla di una riduzione della durata dell'8% negli adulti e del 13% nei bimbi). Le si riconosce un ruolo di aiuto persino contro la tristezza, associata a bassi livelli di vitamina B e C. Secondo uno studio sulla depressione in ospedale il suo utilizzo ha ridotto l'umore negativo e il distress dei pazienti, perché "attiva la dopamina-idrossilasi", spiega Sirtori.

Altre doti meno note: previene e riduce la perdita di liquidi nei casi di ustioni, e diversi studi le conferiscono una proprietà benefica contro la fibrillazione atriale. L'esperta di alimentazione della Statale di Milano Michela Barichella continua l'elenco: "la vitamina C favorisce l'assorbimento del ferro, è di aiuto per il sistema immunitario, contro il diabete, le malattie neurodegenerative, l'aterosclerosi. Ed è anti-ageing".

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza