La fotonica sarà la tecnologia chiave del XXI° secolo, segnando quella rivoluzione che l'elettronica ha realizzato nel '900. Per questo, la Commissione Europea, a partire dall'Anno della Luce, ha finanziato con un milione di euro "Photonics4All", maxi progetto nato nell'ambito di Horizon 2020 per la divulgazione scientifica e la sensibilizzare di giovani e imprese alle tecnologie della luce. Un programma che chiude i battenti a dicembre 2016 e che vede l'Italia in prima linea. E, ad un anno dal suo lancio, il progetto made in Italy "sta procedendo spedito". A tirare il bilancio con l'Adnkronos è Maria Bondani dell'Ifn-Istituto di fotonica e nanotecnologie del Cnr, coordinatrice per l'Italia del progetto europeo Photonics4All. Per questo programma al nostro Paese sono arrivati 95mila euro di fondi.
"La fotonica è ritenuta dall'Ue una tecnologia chiave dei prossimi anni e da qui nasce Photonics4All (progetto No 644606), nuovo capitolo del mega programma Ue per la ricerca e l'innovazione Horizon 2020" spiega Bondani. "Divulgare la fotonica è fondamentale perchè è un settore che fa parte dell'Abc delle scienza. Del resto, è già cominciata questa la rivoluzione e la fotonica rappresenta le applicazioni tecnologiche delle studio delle proprietà della luce" spiega Bondani che coordina l'unità Cnr, l'unica del nostro Paese a partecipare al progetto europeo Photonics4All.
Al consorzio europeo, con l'Italia partecipano due istituti della Germania e centri di ricerca di Austria, Francia, Spagna, Svezia, Slovacchia, Gran Bretagna e Olanda. In questo contesto, "l'Italia si occupa di divulgare la fotonica ai ragazzi, di sensibilizzare i giovani studenti di scuole e università ed il grande pubblico" sottolinea la ricercatrice. "Esattamente come è successo per la meccanica e dell'elettronica -evidenzia la scienziata italiana- ora la fotonica è entrata in pieno nel nostro mondo. Basti pensare ai laser o agli stessi smartphone di oggi che dentro hanno molta tecnologia fotonica. La fotocamera con cui scattiamo foto, selfie o video, è un pezzo della tecnologia fotonica ad alto contenuto ingegneristico, miniaturizzato e inserito nei nostri cellulari". Ma non solo.
"Pensiamo -è un altro esempio di tecnologia fotonica descritto da Bondani- alle comunicazioni in fibra ottica per la banda ultra larga che consentirà a Pc, cellulari o tablet di navigare in internet più velocemente". Per questo, osserva la scienziata dell'Ifn-Cnr, "se i giovani comprendono il significato della fotonica, se familiarizzano con questa disciplina, si aprono per loro anche nuove prospettive in un mercato del lavoro che è molto fecondo e internazionale".
Nell'ambito del progetto europeo Photonics4All, l'Italia è impegnata nella divulgazione nelle scuole dei nuovi orizzonti aperti dalla fotonica. "In questo primo anno -riferisce la coordinatrice italiana- abbiamo lavorato moltissimo a livello nazionale, incontrando migliaia di persone, di ragazzi e di insegnanti". "Noi italiani -prosegue- abbiamo lavorato con circa 500 insegnanti per ora localizzati al Nord, ma per il 2016 puntiamo ad allargare l'obiettivo al Centro, con una sede a Roma".
Tra i traguardi conseguiti dal team italiano per la divulgazione della fotonica ci sono anche 28 giochi da tavolo realizzati da studenti tra i 15 ed i 17 anni. "Il gioco è uno straordinario strumento per far conoscere la fotonica e chi fra i giovani 'inventori' vincerà, otterrà -annuncia infine Bondani- fondi per le loro scuole di provenienza. Inoltre, i tre vincitori ex equo concorreranno in autunno al premio Archimede di Venezia", il concorso bandito da studiogiochi che per l’ideazione di giochi da tavolo inediti.
