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Tutto sul ciuccio

20 ottobre 2017 | 17.54
LETTURA: 2 minuti

Alleato della mamma, è senza dubbio utile quando si ha bisogno di calmare il bimbo o magari aiutarlo ad addormentarsi. Ma un uso eccessivo o sbagliato può provocare dei danni VAI ALLO SPECIALE

“Tra le più diffuse patologie c’è quella del morso aperto – spiega Antonella Polimeni, direttrice della Clinica Odontoiatrica del Policlinico Umberto I-Università Sapienza di Roma – una malocclusione contraddistinta dalla presenza di spazi ben visibili dovuti al mancato contatto fra gli elementi dell’arcata superiore con quelli dell’arcata inferiore. Un disturbo che altera la deglutizione”.

Ciuccio sì ma…

Il ministero della Salute invita innanzitutto le mamme a non utilizzarlo nelle prime settimane, perché potrebbe ostacolare l’allattamento al seno. Perciò, se deciderete di usarlo, “aspettate che il piccolo abbia almeno un mese di vita, quando ormai l’allattamento dovrebbe essersi stabilizzato in maniera completa”. La forma è molto importante: “I ciucci anatomici – sottolinea Polimeni – sono quelli che riducono al minimo le conseguenze dell’uso perché favorisce il naturale posizionamento della lingua”. Non ricopritelo di sostanze dolci: in particolare evitate il miele per tutto il primo anno perché potrebbe favorire lo sviluppo di pericolose infezioni. Il ciuccio inoltre, si legge in opuscolo del ministero della Salute, deve essere pulito spesso e anche sostituito con una certa regolarità. Non bisogna permettere che il piccolo passi ore e ore con il ciuccio in bocca disturba la normale crescita del palato. “Detto che entro i 3 anni andrebbe eliminato del tutto – dice ancora l’esperta – è importante un uso limitato nell’arco della giornata, a quando si addormenta o quando è davvero necessario”.

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