La Cina sfida lo spazio

28 gennaio 2018 | 06.29

Il programma spaziale cinese nonostante un anno di alti e bassi va avanti. A giugno comincerà la missione verso il 'lato oscuro' della Luna. Per prima cosa, un satellite per le comunicazioni con la Terra verrà posizionato a 60mila chilometri oltre la Luna. Questo satellite di collegamento da 425 chili guiderà il secondo elemento della missione, un veicolo in grado di atterrare e muoversi, sulla faccia nascosta della nostro satellite, dove nessuno è mai arrivato prima. Uno dei vantaggi di trovarsi su questo lato è che la Luna scherma i segnali radio provenienti dalla Terra e quindi si captano meglio le onde radio provenienti dal resto dell’universo. Ma Chang’e 4, la missione cinese, porterà anche dei semi e degli insetti, che serviranno a capire se piante e animali possono crescere sulla superficie lunare. Per quel che riguarda i voli con equipaggio non c’è stato nessun lancio nel 2017 ma la seconda stazione spaziale cinese, la Tiangong-2 è ancora in orbita e ad aprile i cinesi hanno testato per la prima volta il lancio e l’attracco di un veicolo cargo automatico, la Tianzhou-1. Purtroppo l’evento più importante dell’anno è stato il fallimento del secondo volo del ChangZheng-5 (Lunga Marcia 5) mentre la stazione spaziale cinese TianGong 1 è ormai prossima al rientro incontrollato in atmosfera, previsto attorno alla prima metà di marzo. Rientro che preoccupa l’opinione pubblica in generale, proprio per la rilevanza dell’evento. Il Tiangong, il 'Palazzo Celeste', come suonerebbe il nome in italiano pesa oltre 8 tonnellate. Praticamente tutte le agenzie spaziali del mondo hanno in programma osservazioni continuative della Tiangong.

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