Rimasto intrappolato dai lacci posizionati da bracconieri nell'alto Appennino parmense, l’animale avrebbe fatto una brutta fine se non avesse incontrato una delle guide ambientali del gruppo Aigae che grazie a escursioni e camminate monitorano costantemente boschi e sentieri. La guida è così intervenuta restituendo la libertà all’animale