Conosciuto e amato come ‘’il curato d’Ars’’, Giovanni Maria Vianney è uno di quegli uomini ai quali ben si attagliano le parole di S. Paolo ‘’Dio ha scelto i più insignificanti per confondere i grandi’’. Al seminario gli è difficile tenere il passo con i suoi compagni di studio per la confusione mentale che prova dinanzi a una paginetta di filosofia o di teologia: ed i professori, scoraggiati, rinunciano perfino a interrogarlo. Nel 1815 gli diedero gli ordini sacri tranne la facoltà di confessare, ritenendolo non idoneo al compito di guidare le coscienze. Senza immaginare che Giovanni Vianney sarebbe diventato uno dei più famosi confessori che la storia della Chiesa conosca. Muore a settantatre anni, il 4 agosto 1859. Prima ancora che Pio XI lo iscrivesse nell’albo dei santi, nel 1925, Ars era già diventata.