(Aki/Washington Post) - Strade pressoche' deserte, nessuna fila chilometrica lungo le vie principali, anche lo smog e il caos quotidiano appaiono lontani. Questa e' la Teheran - megalopoli da oltre 12 milioni di abitanti - durante i giorni di Nowruz, il capodanno persiano che quest'anno si e' celebrato il 20 marzo. Per due settimane la capitale come il resto del paese si blocca: scuole e uffici pubblici chiusi, anche molti negozi rimangono con le saracinesche abbassate. Un'ottima occasione per dirigersi verso le localita' turistiche sul Mar Caspio e le citta' d'arte del sud, i cui hotel hanno fatto registrare il 'pieno' di prenotazioni come mai negli ultimi anni.
Tutte le citta' intorno alla capitale, non solo quindi le mete tradizionali come Isfahan e Shiraz, sono in 'overbooking'. I tour operator chiedono ai turisti stranieri di evitare di viaggiare in Iran in queste due settimane, vista l'alta domanda interna. "Gli chiediamo di venire a fine aprile o a maggio, oppure di viaggiare solo a Teheran", spiega Abbas Hosseini, secondo cui "questo non e' il momento migliore per recarsi nella Repubblica islamica".
E' difficile valutare con esattezza quanti siano gli iraniani che, potendoselo permettere, si sono messi in viaggio per le feste, visto che la maggior parte utilizza la propria automobile per gli spostamenti. La scorsa settimana il ministro dei Trasporti, Abbas Akhundi, ha annunciato che 2,1 milioni di iraniani hanno acquistato biglietti ferroviari per Nowruz, mentre le compagnie aeree nazionali hanno aumentato l'offerta, programmando oltre 15mila voli. (segue)
