(Aki/Washington Post) - La decisione di Washgton di non concedere il visto di ingresso ad Aboutalebi e' legata al passato del diplomatico, che negli anni della rivoluzione islamica ha militato negli Studenti Islamici Seguaci della Linea dell'Imam, il gruppo che nel 1979 prese d'assalto l'ambasciata Usa in Iran, tenendo in ostaggio 52 americani per 444 giorni. Aboutalebi ha sempre tentato di minimizzare il suo coinvolgimento nella crisi degli ostaggi, sostenendo di essere intervenuto solo in qualita' di traduttore e mediatore.
Aboutalebi e' un diplomatico di lungo corso, che inizio' la sua carriera al ministero degli Esteri di Teheran nei primi anni Ottanta. Gia' ambasciatore presso l'Unione Europea, il Belgio, l'Italia e l'Australia, e' legato alla cerchia vicina al presidente riformista Hassan Rohani.
Le prime indiscrezioni sulla sua nomina al posto di Mohammad Khazaei come ambasciatore all'Onu sono iniziate a circolare a fine marzo. La conferma ufficiale di Teheran e' invece arrivata ai primi di aprile. Prima dell'approvazione delle misure che vietano al diplomatico l'ingresso negli Stati Uniti, l'amministrazione Obama aveva definito "estremamente preoccupante" la sua nomina.
Immediata era arrivata la replica di Teheran. Il ministro degli Esteri Mohammad Zarif ha detto che e' "inaccettabile" vietare al nuovo ambasciatore all'Onu di entrare negli Usa, mentre la portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Marzieh Afkham, ha piu' volte confermato la scelta di Aboutalebi, definendola "una persona competente" per l'incarico che gli e' stato assegnato.
