(Aki) - Secondo il quotidiano Radikal, la preghiera dentro Santa Sofia, che avrebbe finalita' elettorali, sara' organizzata a fine maggio, nel quadro di una serie di eventi per commemorare la presa di Costantinopoli da parte degli ottomani, nel 1453. All'inizio dell'anno, aveva sollevato un polverone il proposito espresso dal vice premier Bulent Arinc di rendere nuovamente Santa Sofia un luogo adibito al culto islamico. In particolare il governo greco si era scagliato contro l'iniziativa, descrivendola come un "insulto alla sensibilita' religiosa di milioni di cristiani".
Per cercare di controbilanciare il provvedimento, che piacerebbe molto allo zoccolo duro dell'elettorato di Erdogan, islamico e conservatore, la preghiera dentro Santa Sofia potrebbe essere inserita in un pacchetto piu' ampio di riforme in ambito religioso. Secondo Radikal, il pacchetto prevede alcuni passi verso la riapertura dello storico seminario greco-ortodosso di Halki, situato sull'isola di Heybeliada, al largo di Istanbul. In passato, in cambio della riapertura del seminario, Erdogan aveva chiesto alla Grecia di mettere fine alle nomine di mufti di stato e di aprire una grande moschea ad Atene.