(Aki) - Coperte dall'abaya e dal niqab, nei Tribunali sauditi alcune donne approfittano del velo integrale per scambiare la loro identita' con quella di donne coinvolte nei processi a vantaggio degli uomini. Lo denuncia il quotidiano al-Watan, spiegando che il ministero della Giustizia di Riad ha riferito che nell'anno almeno 10 donne si sono identificate come altre nei processi per ritirare, ad esempio, cause di separazione o divorzio, di eredita', alimenti o di altre questioni familiari. I casi si sono registrati nei tribunali di Gedda, Riad, Damman e La Mecca, dove molte donne hanno denunciato che le cause contro i loro mariti sono state ritirate a loro insaputa.
A proposito l'avvocato Khaled Saeed al-Shahrani ha detto che alcuni uomini hanno usato altre donne per impersonificare le loro mogli e ritirare le cause di divorzio contro di loro prima dell'inizio delle udienze, vendere proprieta' immobiliari o rinunciare a eredita'. Shahrani ha spiegato che, se identificate, queste donne rischiano un processo per falsificazione e furto di identita'. Per evitare il protrarsi di questa usanza, l'avvocato ha chiesto al ministero della Giustizia di accelerare la pratica di presa delle impronte digitali alle donne nei Tribunali e negli studi notarili per accertare la loro identita'.