(Aki) - Sono migliaia i siriani che da ore si stanno recando presso l'ambasciata di Damasco alle porte di Beirut per votare in occasione delle elezioni presidenziali che in Siria si terranno il 3 giugno. L'ambasciata, come riferiscono i media locali, ha aperto le porte alle prime ore del mattino. I siriani, armati di bandiere, hanno raggiunto la rappresentanza diplomatica a piedi o con auto e pullman con immagini del presidente Bashar al-Assad, che si e' candidato per un terzo mandato consecutivo alla presidenza. Il leader siriano, la cui rielezione appare scontata, ufficialmente si contende i voti con altri due candidati.
Nella zona dell'ambasciata, che sorge a Yarze, il traffico e' paralizzato. Secondo quanto annunciato dalle autorita' siriane, e' ammesso ai seggi solo chi e' in possesso di un passaporto, risiede legalmente nel Paese in cui vuole votare ed e' uscito legalmente dalla Siria. ''Sono qui per votare per Assad, e' il nostro presidente e il nostro leader'', ha detto uno degli elettori intervistati dal giornale The Daily Star. Il Libano ospita oltre un milione di rifugiati siriani in fuga dal conflitto scoppiato dopo l'inizio nel marzo del 2011 di inedite proteste antigovernative. I miliziani del movimento sciita libanese Hezbollah sono coinvolti nella guerra al fianco delle forze del regime di Assad.
L'ambasciatore siriano a Beirut Ali Abdul-Karim Ali, come si legge sul Daily Star, ha annunciato che in via eccezionale a Beirut si potra' votare fino alla mezzanotte di domani. Le presidenziali, le prime ''multipartitiche'' in Siria, sono una ''farsa'' per la Coalizione nazionale siriana, principale blocco dell'opposizione al regime di Damasco, che invita al boicottaggio.
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