(Aki) - Al primo turno abbiamo assistito al "miglior scenario possibile. L'affluenza e' stata molto piu' alta del previsto e la violenza limitata", ha spiegato l'esperto del think tank tedesco. Il portavoce del ministero della Difesa ha annunciato che domani saranno impiegati 400mila uomini, 50mila dei quali sono stati assunti per l'occasione, a difesa dei 23.136 seggi.
Domani dunque la parola torna agli elettori che dovranno scegliere il nuovo presidente. L'analista Amin Farhang vede favorito Abdullah perche' "e' da 30 anni che e' coinvolto negli affari politici dell'Afghanistan ed e' molto popolare tra la gente". Anche Ghani - aggiunge - e' noto agli elettori visto che faceva parte della delegazione afghana alla conferenza di Bonn nel 2001 durante la quale "delineo' il governo post-Talebani. Ma questa e' la sua debolezza".
I due candidati non si sono risparmiati in questo ultimo scorcio di campagna elettorale. Sia Abdullah che Ghani hanno viaggiato in tutto il paese per partecipare a eventi elettorali e per conquistare il decisivo endorsement dei leader tribali, in grado di manovrare masse di voti decisivi. Per i risultati preliminari bisognera' attendere il 2 luglio.
