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Mo: ministro turco, delusi da silenzio Ue, noi mediatori ma a condizioni

22 luglio 2014 | 15.44
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Mo: ministro turco, delusi da silenzio Ue, noi mediatori ma a condizioni

Il modo in cui "l'Europa e le istituzioni dell'Ue" hanno reagito alla crisi di Gaza è "molto deludente". Lo afferma il ministro turco per gli Affari europei, Mevlut Cavusoglu, in un'intervista ad Aki-Adnkronos International, nella quale dice anche che la Turchia è pronta a impegnarsi in una mediazione, ma solo quando Israele avrà messo fine ai bombardamenti.

"L'Europa è la casa della democrazia - dice - e le istituzioni europee sono state create per difendere questo valore fondamentale. Ma a Gaza sono state uccise quasi 600 persone, gran parte delle quali sono civili, e l'Europa se ne sta in silenzio". "Questo è inaccettabile - dice - bisogna reagire. Se vogliamo difendere i diritti umani, dobbiamo farlo in Europa e fuori dall'Europa. Per non parlare dei paesi europei che appoggiano Israele. Non possiamo difendere chi uccide civili, innocenti e bambini".

Il ministro ricorda che in passato il suo paese ha mediato in molte crisi regionali, compresa quella tra Israele e Hamas nel 2009, quando tuttavia i rapporti bilaterali tra i due paesi cominciarono a incrinarsi, visto che lo Stato ebraico attaccò la Striscia palestinese senza avvertire Ankara. "Da quando le nostre relazioni con Israele si sono deteriorate, non abbiamo potuto giocare un ruolo importante nel processo di pace in Medio Oriente", dice Cavusoglu, ricordando "l'uso di bombe al fosforo a Gaza" e "l'attacco di Israele alla Freedom Flottilla" che nel 2010 costò la vita a nove attivisti turchi. (segue)

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