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Ue: ministro turco, Mogherini candidata perfetta per guida politica estera

22 luglio 2014 | 15.50
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Ue: ministro turco, Mogherini candidata perfetta per guida politica estera

"La candidata perfetta per affrontare le sfide con cui si confronta l'Europa". Così il ministro turco per gli Affari europei, Mevlut Cavusoglu, parla del ministro degli Esteri Federica Mogherini, il cui nome è stato fatto dall'Italia per la carica di Alto rappresentante Ue per la Politica estera. "Benché sia una donna giovane - dice Cavusoglu in un'intervista ad Aki-Adnkronos International - è un politico molto esperto. E soprattutto ha una visione politica, capisce i veri problemi dell'Europa e dei paesi vicini".

"Il fatto che sia un politico del Mediterraneo - continua il ministro, che è stato presidente dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa - è un altro punto a suo favore, perché può portare una visione diversa all'Unione europea". Sulle resistenze che alcuni paesi dell'Ue starebbero opponendo alla candidatura del ministro italiano, Cavusoglu afferma che "le questioni emotive di alcuni paesi sono comprensibili, ma non dovrebbero riflettersi sulla politica estera dell'Ue".

"Il muro di Berlino - dice - è caduto nel 1989, ma sfortunatamente i muri nelle nostre menti non sono ancora caduti. E questa è la causa di molti dei problemi con cui l'Ue si confronta". "Il ministro Mogherini - ribadisce - ha visione e coraggio, credo che sia la persona migliore per quella carica".

Più in generale, il ministro turco esprime apprezzamento per il programma del semestre di presidenza italiana dell'Ue. "Sosteniamo le priorità della presidenza italiana - afferma - Il premier Renzi ha una visione politica per l'Italia e per l'Ue. Crediamo che l'Europa e le sue istituzioni debbano avere il coraggio di riformarsi".

L'Unione, secondo il ministro, "si confronta con alcuni problemi, con sfide come la crisi economica e finanziaria, la crescita della xenofobia che minaccia i nostri valori comuni, la sua politica estera e di vicinato che finora non è stata sempre di grande successo. Ma crediamo che insieme si possa superare questa crisi e trasformarla in un'opportunità".

Per questo, nonostante le difficoltà incontrate negli anni recenti nel suo processo di adesione, Ankara, secondo Cavusoglu, "crede che l'Ue sia un meccanismo importante, nel quale la Turchia vuole esserci. Non è cambiato nulla - assicura - nella nostra determinazione a questo proposito".

In molti accusano Ankara di aver spostato verso Est le sue priorità, spinta anche dalla resistenza che paesi europei come la Germania fanno alla sua adesione. Ma secondo Cavusoglu, per la Turchia "l'adesione all'Ue è il più grande progetto di politica estera, è un progetto strategico e il negoziato di adesione è il più grande processo di ammodernamento del paese, dopo la fondazione della Repubblica".

"Se guardiamo oggi alla regione mediorientale, la vediamo molto destabilizzata - aggiunge il ministro - Crediamo che la Turchia nell'Unione europea possa svolgere un ruolo molto importante per riportare stabilità e pace nella regione", oltre che per "superare le crisi interne" con cui il continente si confronta.

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