"Più di 100 persone si sono candidate" alla presidenza dell'Iraq. E' quanto ha rivelato il capo del parlamento iracheno, Salim al-Jabouri, secondo cui questo è un "fenomeno di civiltà" che indica "una volontà seria di migliorare le cose".
"Più di 100 persone si sono candidate" alla presidenza dell'Iraq. E' quanto ha rivelato il capo del Parlamento iracheno, Salim al-Jabouri, secondo cui questo è un "fenomeno di civiltà" che indica "una volontà seria di migliorare le cose".
In una conferenza stampa, Jabouri ha precisato che "il rinnovo del mandato del primo ministro Nuri al-Maliki non è all'ordine del giorno delle discussioni del parlamento", in quanto "la questione fondamentale che sarà discussa nella seduta di oggi è la scelta del capo di Stato".
Tuttavia, alcuni membri del Parlamento iracheno hanno riferito al quotidiano 'Al-Sabah' che la seduta per l'elezione del presidente della Repubblica sarà rimandata a dopo la fine del mese di Ramadan, e questo perché la lista definitiva dei candidati non è stata ancora presa in esame dai gruppi politici .