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A.Saudita: svolta 'rosa' in politica, a elezioni 2015 donne potranno votare

23 luglio 2014 | 12.58
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Un nuovo piccolo passo avanti per le saudite. Il consiglio dei Ministri di Riad ha approvato una legge che permetterà loro di votare e candidarsi alle prossime elezioni municipali che si terranno nel regno di Abdullah il prossimo anno. Per la prima volta, quindi, le donne della monarchia del Golfo, dove è in vigore una rigida interpretazione della sharia, potranno recarsi ai seggi.

Afghanistan: un gruppo di donne afghane con il burkha - ©IBERPRESS
Afghanistan: un gruppo di donne afghane con il burkha - ©IBERPRESS

Un nuovo piccolo passo avanti per le donne saudite. Il consiglio dei Ministri di Riad ha approvato una legge che permetterà loro di votare e candidarsi alle prossime elezioni municipali che si terranno nel regno di Abdullah il prossimo anno. Per la prima volta, quindi, le donne della monarchia del Golfo, dove è in vigore una rigida interpretazione della sharia, potranno recarsi ai seggi.

Il via libera alla legge non è stato del tutto inatteso. Già in passato re Abdullah aveva promesso che le donne avrebbero potuto votare in occasione delle elezioni municipali. La svolta 'rosa' in politica ha una valenza più simbolica che reale. Le municipali, pur essendo le uniche elezioni previste nel sistema saudita, non incidono sul governo del paese.

I nuovi consigli - come riporta la nuova legge - saranno composti da non oltre 30 membri, due terzi dei quali eletti, mentre i restanti saranno nominati dal ministero degli Affari municipali e rurali. I consigli avranno l'unico potere di attuare i programmi del municipio precedentemente approvati dal governo.

Stando ad Arab News, le donne che sceglieranno di candidarsi alle elezioni del prossimo anno non saranno costrette a mostrare il volto in pubblico, una pratica tabù nella società saudita. Ai candidati, infatti, non sarà chiesto di presentare delle loro foto personali, ma solo una tessera del loro comitato elettorale.

Da qualche tempo Riad sta cercando di correre ai ripari per migliorare la condizione femminile. Dallo scorso anno le donne possono entrare nell'al-Mabahit al-'Amma, i servizi interni della monarchia del Golfo. In ogni caso, in tutti gli ambienti lavorativi, vige la segregazione sessuale.

Malgrado i lievi progressi, come sostiene Human Rights Watch sul piano dei diritti c'è però ancora molto da lavorare. ''Nonostante qualche piccola riforma, alle donne saudite viene ampiamente negato il diritto di essere trattate sul piano legale come adulti al pari dei loro coetanei maschi - ha denunciato l'organizzazione''.

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