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Mo: sfollati Gaza al riparo in chiesa, così si prega Allah sotto il campanile

28 luglio 2014 | 12.50
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Una chiesa piena di musulmani in preghiera. E' la scena a cui si poteva assistere questa mattina, primo giorno della Eid al-Fitr, in uno stretto vicolo di Gaza, città che da tre settimane è nel mirino dell'offensiva militare degli israeliani.

Mo: sfollati Gaza al riparo in chiesa, così si prega Allah sotto il campanile

Una chiesa piena di musulmani in preghiera. E' la scena a cui si poteva assistere questa mattina, primo giorno di Eid al-Fitr, in uno stretto vicolo di Gaza, città che da tre settimane è nel mirino dell'offensiva militare israeliana. Un'istantanea, quella che si poteva scattare questa mattina presso la Chiesa di San Porfirio a Gaza, che testimonia in modo eloquente la coesione, nazionale e umana, di cristiani e musulmani palestinesi.

Ne parla il sito della tv araba 'al-Jazeera', che racconta della parrocchia dove hanno trovato rifugio decine di famiglie musulmane sfuggite ai bombardamenti dell'aviazione e dell'artiglieria israeliani. "Appena varcata la soglia di questa antica chiesa, è difficile distinguere tra i giovani della moschea e quelli della parrocchia intenti ad aiutare le decine di famiglie che vi si sono rifugiate", si legge nel reportage di al-Jazeera.

"Abbiamo trascorso la notte del 27 di Ramadan qui in chiesa senza essere disturbati da nessuno, digiunavamo e facevamo la preghiera qui, senza che nessuno abbia avuto da ridire", spiega Samir al-Zaanine, uno degli sfollati. "Qui a Gaza il legame e la convivenza tra musulmani e cristiani è forte", aggiunge.

"La chiesa ha aperto le sue porte a tutti i palestinesi che hanno chiesto protezione dai bombardamenti israeliani, indipendentemente dalla loro religione", spiega ad 'al-Jazeera' il vescovo Alessio, pastore della chiesa ortodossa di Gaza.

"Il diritto internazionale vieta di colpire le chiese e le moschee in tempo di guerra", aggiunge Alessio, escludendo così l'ipotesi che l'esercito israeliano possa colpire la chiesa. "I nostri rapporti con i musulmani sono ottimi, siamo come fratelli di un'unica famiglia e preghiamo tutti perché finisca la guerra e per una pace totale", conclude.

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