cerca CERCA
Giovedì 28 Marzo 2024
Aggiornato: 23:19
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Turchia: campagna elettorale a colpi di sms, a Erdogan accuse di spam

30 luglio 2014 | 13.28
LETTURA: 2 minuti

Valanga di messaggi in occasione della festa di Eid al-Fitr, ma nel paese manca una legge contro lo spam, e il costo di questo genere di campagna è molto basso.

Turchia: campagna elettorale a colpi di sms, a Erdogan accuse di spam

E' una battaglia a colpi di sms quella tra il premier turco Recep Tayyip Erdogan ed Ekmeleddin Ihsanoglu, candidati rispettivamente dal partito islamico Akp e da una coalizione dei principali partiti di opposizione alle elezioni presidenziali del 10 agosto. Da giorni i cellulari dei cittadini turchi sono bombardati da sms elettorali dei due candidati, che si sono moltiplicati in occasione dell'Eid al-Fitr, la festa che mette fine al mese sacro del Ramadan. La pioggia di messaggi è stata talmente martellante, da spingere in tanti a denunciarli come spam.

Ad agevolare l'ondata di messaggi, c'è il fatto che, mentre in Europa e negli Stati Uniti ci sono norme che sanzionano lo spam, in Turchia non è un reato. Un articolo di una proposta di legge sull'e-commerce affrontava la questione, ma la proposta non è mai stata approvata dal parlamento. Così non è vietato inviare messaggi a utenti che non hanno dato la loro autorizzazione e in campagna elettorale molti politici si rivolgono ad aziende specializzate, che inondano di sms i cellulari dei loro data base.

Secondo il quotidiano Hurriyet, si tratta di un investimento non eccessivamente costoso, visto che le aziende in questione chiedono in genere 1.200 lire turche (circa 420 euro) per 100.000 messaggi inviati. Queste aziende possono inoltre condurre campagne mirate, scegliendo per i loro clienti target di utenti ben precisi, selezionati per sesso, per età e così via. Così, con l'approssimarsi del voto, aumentano gli sms che i turchi ricevono ogni giorno e monta la polemica su questo spam elettorale. Per distinguersi, il candidato curdo alle presidenziali, Selahattin Demirtas, ha scelto di non fare ricorso agli sms e su Twitter ha precisato che, se qualcuno dovesse ricevere sms a suo nome, si tratta di una truffa.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza