Alcuni Stati dell'Asia meridionale hanno avuto un ruolo nel sabotaggio del programma nucleare iraniano. A lanciare l'accusa è il capo dell'agenzia atomica iraniana, Ali Akbar Salehi.
Alcuni Stati dell'Asia meridionale hanno avuto un ruolo nel sabotaggio del programma nucleare iraniano. A lanciare l'accusa è il capo dell'agenzia atomica iraniana, Ali Akbar Salehi.
"Non ci sono limiti al sabotaggio nucleare. Abbiamo scoperto che molti casi di interruzioni al nostro pacifico programma nucleare sono stati causati, purtroppo, da alcuni Stati dell'Asia meridionale", ha affermato Salehi, citato dall'agenzia ufficiale Irna.
Riferendosi al caso di Stuxnet, il virus informatico che ha attaccato alcuni siti nucleari iraniani nel 2009 e 2010, Salehi ha sottolineato che "l'Iran era stato informato del sabotaggio e aveva capito come affrontarlo prima che venisse alla luce sui media".