Il governo di Damasco e l'opposizione siriana devono trovare un compromesso per mettere fine ai tre anni e mezzo di guerra e all'avanzata dei jihadisti. Lo ha detto il responsabile della Commissione di inchiesta delle Nazioni Unite sui diritti umani in Siria, Paulo Pinheiro, spiegando che ''l'aumento dei (combattenti dello Stato islamico, ndr) ha aumentato la necessità del governo siriano e della principale opposizione di trovare un terreno comune e giungere a un compromesso''.
Illustrando l'ultimo rapporto della commissione sulla situazione del Paese in guerra al Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite a Ginevra, Pinheiro ha detto di essere stufo di chiedere l'elemosina ai diplomatici di vari Paesi, senza che arrivi un aiuto, lamentando di aver ''implorato gli stati influenti di giungere a una soluzione pacifica''. Ma ''l'inerzia ha permesso alle parti in conflitto di agire impunemente e di aumentare il livello di violenza che ha consumato la Siria''. Il relatore Onu ha quindi detto che ''ad aver tratto i benefici maggiori è l'Is''.