Si apre oggi in Tunisia la campagna elettorale per le presidenziali, a pochi giorni dalla netta affermazione alle Parlamentari del partito laico Nidaa Tounes. Proprio l'esito del voto del 26 ottobre potrebbe risultare decisivo per l'elezione del nuovo presidente. I sondaggi indicano, infatti, il leader di Nidaa Tounes, Beji Caid Essebsi, come favorito per la vittoria, anche se non è escluso che dall'ampio numero di candidati, ben 27, il 23 novembre possa emergere un nome a sorpresa.
Su una vittoria di Essebsi scommette anche la stampa governativa tunisina. "La vittoria darà al candidato alle presidenziali di Nidaa Tounes un forte slancio nella corsa per la presidenza", ha scritto in un editoriale il giornale Essahafa. "Da oggi non c'è motivo di preoccuparsi per la Tunisia: resterà uno stato-nazione e diventerà democratica", ha precisato Abd-al-Basit Bin Hasan per Le Maghreb.
Tra i candidati più accreditati, figurano l'attuale presidente, Moncef Marzouki, il magistrato Kalthoum Kannou e anche alcuni ex ministri dell'era dell'ex presidente Zine El Abidine Ben Ali, destituito dalla rivoluzione nel 2011 che ha aperto la strada alla cosiddetta Primavera Araba. Se nessuno dei candidati otterrà la maggioranza al primo turno è previsto un ballottaggio per la fine di dicembre.