E' stata prorogata al primo luglio la scadenza dei negoziati tra l'Iran e il gruppo 5+1 (Usa, Russia, Cina, Francia, Gb e Germania) sul programma nucleare della Repubblica islamica. Lo ha riferito l'agenzia ufficiale iraniana Irna, senza per il momento aggiungere ulteriori dettagli.
La notizia del rinvio è stata annunciata anche dal ministro degli Esteri britannico, Philip Hammond, il quale ha sottolineato che nel corso dei negoziati a Vienna sono stati compiuti "progressi", ma "non è stato possibile raggiungere un accordo entro i termini" previsti.
Durante i negoziati a Vienna - ha precisato Hammond - è stato inoltre stabilito che l'Iran riceverà 700 milioni di dollari al mese frutto dello sblocco di suoi asset congelati all'estero. Lo sblocco parziale dei beni iraniani era uno dei punti dell'accordo ad interim sul suo programma nucleare raggiunto il 24 novembre dello scorso anno a Ginevra.
Secondo fonti diplomatiche, citate dalla Bbc, la nuova 'road map' prevede che Iran e 5+1 raggiungano un accordo politico entro il primo marzo, mentre per i dettagli tecnici ci sarà tempo fino al primo luglio, quando appunto sono stati fissati i nuovi termini per il negoziato.