La Mauritania ha dichiarato 'guerra' al matrimonio delle minorenni, un fenomeno che riguarda più di un terzo delle unioni nel Paese, secondo le stime ufficiali, la metà secondo le organizzazioni per i diritti umani.
La Mauritania ha dichiarato 'guerra' al matrimonio delle minorenni, un fenomeno che riguarda più di un terzo delle unioni nel Paese, secondo le stime ufficiali, la metà secondo le organizzazioni per i diritti umani. Come si legge sul sito dell'agenzia locale 'Ani', la Mauritania è uno dei primi dieci Paesi ad aderire a una campagna di sensibilizzazione promossa dall'Unione africana che mira ad "arginare le conseguenze sociali ed economiche del matrimonio delle bambine e a limitare il fenomeno in generale".
Stando ai dati del ministero degli Affari sociali, dell'infanzia e della famiglia mauritano, il 37% delle ragazze si sposa prima dei 18 anni, il 15% prima dei 15 anni e questo accade soprattutto nelle aree rurali, con conseguenze devastanti sulla salute di queste giovani spose.
Per il ministro Lemina Mint El Khotb Ould Momma questa pratica è alimentata da molti fattori, tra cui le usanze tradizionali e la povertà. Momma ha sottolineato l'importanza di tutelare l'infanzia in quanto "punto di partenza di tutto il processo di sviluppo", assicurando che "l'attuale governo attribuisce una particolare importanza" a questo aspetto.
