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Tunisia: presidenziali, ufficiale il ballottaggio tra Essebsi e Marzouki

25 novembre 2014 | 12.26
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Tunisia: presidenziali, ufficiale il ballottaggio tra Essebsi e Marzouki

E' ufficiale: il candidato di Nidaa Tounes Beji Caid Essebsi e il presidente tunisino uscente Moncef Marzouki si sfideranno al ballottaggio il prossimo 28 dicembre. Lo ha annunciato in conferenza stampa il presidente della Commissione superiore indipendente per le elezioni, Chafik Sarsar, spiegando che Essebsi ha ottenuto il 39,46 per cento delle preferenze e Marzouki il 33,43 per cento.

Nessuno dei due candidati ha quindi ottenuto la maggioranza dei voti necessari a vincere il primo turno delle elezioni presidenziali che si sono svolte domenica in Tunisia, le prime a suffragio universale.

La Commissione elettorale ha quindi spiegato che ci sono circa 200mila voti di scarto tra Essebsi, che ne ha ottenuti 1.289.384, e Marzouki, votato da 1.092.418 elettori. Con il 7,82 per cento delle preferenze, il terzo più votato dei 27 candidati alla presidenza della Tunisia è stato il leader del Partito dei lavoratori Hamma Hammami, 62 anni, candidato del Fronte popolare di Chokri Belaid e Mohammed Brahmi, i due leader politici assassinati nel 2013. La prima candidata donna alla presidenza della Tunisia, il magistrato Kalthoum Kannou, ha ottenuto lo 0,58 per cento delle preferenze.

Fino alla cosidetta Rivoluzione dei gelsomini, che il 14 gennaio 2011 portò alla deposizione del regime di Ben Ali, la Tunisia aveva conosciuto solo due presidenti: il ''padre dell'indipendenza'' ottenuta dalla Francia nel 1956, Habib Bourguiba, e lo stesso Ben Ali, che depose il suo predecessore con un colpo di stato il 7 dicembre 1987. Da allora, Ben Ali guidò il Paese fino appunto al 2011, quando fu costretto a fuggire in Arabia Saudita. Per evitare il ritorno di un regime dittatoriale, la nuova Costituzione tunisina approvata il 26 gennaio scorso ha limitato i poteri del presidente, trasferendo quelli esecutivi al primo ministro designato dal partito uscito vincitore dalle elezioni parlamentari.

Essebsi, il favorito della vigilia nonostante i suoi 88 anni, ha condotto una campagna elettorale basata sullo ''Stato di prestigio'', uno slogan che risponde alla richiesta dei tunisini di metter fine al clima di instabilità. Noto per usare proverbi tunisini e parti del Corano nei suoi discorsi, Essebsi viene considerato dai suoi sostenitori come l'unico in grado di fronteggiare gli islamici che hanno preso il potere nell'era post-Ben Ali. Al contrario, i critici lo accusano di voler ripristinare i vecchi regimi, essendo lui stato ministro degli Esteri sotto Bourguiba dal 1981 al 1986 e presidente della Camera dal 1990 al 1991 sotto Ben Ali.

Candidato con il partito del Congresso per la Repubblica, che alle legislative ha perso quasi tutti i seggi in Parlamento, il presidente uscente Marzouki si è presentato invece come l'unico leader in grado di preservare le conquiste della Rivoluzione anti Ben Ali.

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