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Turchia: giudice spicca mandato d'arresto per Fethullah Gulen

19 dicembre 2014 | 14.05
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Foto da Facebook
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Il tribunale di Istanbul ha accolto la richiesta della procura di emettere un mandato d'arresto nei confronti di Fethullah Gulen, leader della potente confraternita islamica Hizmet e residente negli Stati Uniti. Lo riporta il sito del quotidiano Hurriyet, spiegando che nella sua richiesta, la procura definisce Gulen come capo di "una organizzazione criminale conosciuta come Hizmet, che si è ramificata nei media, nell'economia e nella burocrazia, violando le leggi e le regole".

Per il procuratore Hasan Yilmaz, "sono state raccolte prove a sufficienza sul fatto che Gulen abbia commesso un reato". Tra le accuse rivolte a Gulen, quella di aver costituito e gestito un'organizzazione terroristica, di aver diffamato persone che sono state ingiustamente processate, di aver privato altre persone della loro libertà tramite la forza, la minaccia e la frode.

La richiesta del procuratore è arrivata nel quadro della retata condotta dalle autorità turche domenica scorsa, quando sono finiti in manette 27 sostenitori di Gulen, tra cui giornalisti e poliziotti. Ex sostenitore dell'attuale presidente Recep Tayyip Erdogan, Gulen ha smesso di appoggiarlo lo scorso anno e da allora Erdogan lo accusa di aver creato uno "Stato parallelo" che pianifica un golpe.

Nel corso del 2014, centinaia di sostenitori di Hizmet sono stati arrestati o allontanati da polizia, magistratura e altre istituzioni. Il mandato d'arresto nei confronti di Gulen potrebbe essere il primo passo verso una 'red notice' nei suoi confronti e quindi un suo arresto da parte dell'Interpol. Il religioso si trova infatti in Pennsylvania e non può quindi essere arrestato direttamente dalle autorità turche.

Nei giorni scorsi, il primo ministro Ahmet Davutoglu, uomo di fiducia di Erdogan, aveva accennato alla possibilità di una 'red notice' nei confronti di Gulen, aggiungendo che saranno prese tutte le misure necessarie, se dovesse essere accertato che ha commesso un reato. Intanto, il tribunale di Istanbul ha ordinato la scarcerazione del direttore del quotidiano Zaman (legato a Gulen), Ekrem Dumanli, arrestato nella retata 'anti-Gulen' di domenica scorsa. Dumanli è stato scarcerato insieme ad altre sette persone.

Restano in carcere, invece, altri quattro detenuti. Tra questi figurano il direttore di Samanyolu Tv, Hidayet Karaca, accusato di aver finanziato un'organizzazione terroristica, e i tre ex comandanti della polizia Tufan Erguder, Ertan Ercikti e Mustafa Kilicarslan. I tre sono accusati di affiliazione a un gruppo terroristico.

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