''La nostra arma è più potente''. E' quanto scrive il vignettista egiziano Cheb Makhlouf in una lettera pubblicata sul suo profilo di Facebook e indirizza ai terroristi che ieri hanno condotto l'assalto alla sede del settimanale satirico francese Charlie Hebdo causando la morte di 12 persone. In quella che definisce una ''lettera al caro sciocco anonimo mascherato pistolero'', Makhlouf scrive che ''non abbiamo bisogno di più morti per sapere che sei un codardo'', lo sapevamo già dopo che hai ucciso il vignettista Naji al-Ali con un proiettile alla testa''. Il riferimento è al vignettista palestinese assassinato a Londra il 29 agosto 1987. ''E' la tua testa che è disturbata, è lei ti ha minacciato. Non vogliamo più morti, sappiamo che la nostra arma è più potente'', scrive Makhlouf, autore oggi di una vignetta che lo ritrae, matita in pugno, ad affrontare un terrorista armato di kalashnikov.
Il vignettista egiziano ricorda poi i ''quattro dei più importanti caricaturisti al mondo'' che hanno ''pagato per pubblicazioni offensive per l'Islam''. Si tratta di Charb, nome d'arte di Stephane Charbonnier, 47 anni, alla guida del settimanale dal maggio 2009. Insieme a lui nell'attentato sono morti altri tre vignettisti: Cabu, Tignous e Georges Wolinski. ''Quattro cavalieri che ogni settimana facevano agitare il mondo'', dice l'autore egiziano, ricordando che ''prima di tutto erano critici rispetto al governo francese e al presidente francese'' e che ''hanno attaccato tutte le religioni cercando, con lo spirito del vignettista, di infrangere il radicalismo e il fanatismo''.
Makhlouf dà infine il suo ''addio ai forti e coraggiosi'' vignettisti che ''mi hanno influenzato e dai quali ho imparato. Spero di avere il loro coraggio''. Firmato: ''vignettista musulmano egiziano per la libertà di espressione e contro l'omicidio e il terrorismo''.
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