Il Fronte d'Azione islamica, braccio politico della Fratellanza in Giordania, si rivolge all'ambasciata di Francia ad Amman chiedendo che sia rispettata la sensibilità di milioni di musulmani nel mondo.
Il governo di Parigi "chieda scusa a milioni di musulmani che si sono sentiti feriti per le offese del giornale francese Charlie Hebdo al profeta Maometto". E' questo l'appello del Fronte d'Azione islamica, il braccio politico dei Fratelli Musulmani e principale partito d'opposizione in Giordania.
In un messaggio rivolto all'ambasciatore francese ad Amman, Caroline Dumas, e pubblicato sul sito internet del partito, il segretario generale del Fronte, Muhammad Awwad al-Zuwaid si è detto "stupito che uno Stato come la Francia, che afferma di rispettare la sensibilità altrui, commetta una simile insolenza e permetta che venga offeso il portatore di un messaggio di misericordia e di bontà all'umanità intera, suscitando in questo modo l'odio e la tensione tra i popoli".
Per Zuwaid "offendere il profeta Maometto equivale a offendere tutti i musulmani del mondo e disdegnare i valori e i principi supremi portati dalla religione islamica". Tanto l'ufficio reale quanto il governo e il parlamento giordani avevano condannato la pubblicazione da parte di Charlie Hebdo di nuove vignette ritenute "offensive" sul profeta Maometto, dopo l'attentato terrorista alla sede del giornale che il 7 gennaio ha causato 12 vittime.