E' sempre più nel caos lo Yemen. I ribelli houthi (sciiti) hanno di fatto messo agli "arresti domiciliari" il presidente Abd Rabbo Mansour Hadi e il primo ministro, Khaled Bahah. E' quanto si legge sulla pagina Facebook ufficiale dello stesso premier, che ha quindi confermato le dimissioni dell'esecutivo, presentate la scorsa settimana a seguito dell'offensiva dei ribelli che avevano circondato il palazzo presidenziale e la residenza di Bahah.
"Il governo non ritirerà le dimissioni che riflettono il suo profondo sconcerto per il golpe di Ansar Allah (i ribelli houthi, ndr)", si legge nel post, il primo pubblicato sulla pagina Facebook di Bahah dopo il suo passo indietro. Non hanno avuto dunque effetto le parole del leader di Ansar Allah, Abdul Malik al-Houthi, il quale martedì aveva condannato le dimissioni auspicando un rapido "trasferimento di potere".
Nel messaggio è quindi sottolineato che i ribelli tengono "il presidente Hadi, il primo ministro e alcuni ministri agli arresti domiciliari, un fatto mai accaduto nella storia dello Yemen" e si accusano gli houthi di essere "totalmente" responsabili della "paralisi del paese e della sua transizione politica".