E' così che i turchi, donne e uomini, hanno voluto ricordare Ozgecan Aslan, 20 anni, trovata senza vita il 13 febbraio dopo essere stata picchiata a morte e poi bruciata dall'uomo che ha tentato di stuprarla
Una serie di selfie postati sui social media, vestiti di nero, per commemorare l'ultima vittima di stupro in Turchia. E' così che i turchi, donne e uomini, hanno voluto ricordare Ozgecan Aslan, 20 anni, trovata senza vita il 13 febbraio dopo essere stata picchiata a morte e poi bruciata dall'uomo che ha tentato di stuprarla. Tre sospetti sono stati arrestati e in base alla loro ricostruzione la donna è stata uccisa quando ha cercato di ribellarsi a un tentativo di stupro da parte del conducente del minibus che aveva preso per andare a casa.
Usando gli hashtag #OzgecanIçinSiyahGiy e #WearingblackforOzgecan, donne e uomini turchi hanno infatti postato le proprie foto vestiti di nero su diversi social media.
Sabato, giorno dei funerali di Aslan, si sono svolte proteste in tutta la Turchia contro il suo omicidio. Nella provincia meridionale di Diyarbakir, dove viveva la vittima, centinaia di minibus sono stati ornati a lutto con nastri neri e hanno portato la sua fotografia.