"Noi del governo di Tobruk vorremmo veramente la conciliazione nazionale in Libia, ma per fare questo c'è bisogno di un lungo periodo"
Ci sono "meno del 50% di possibilità" che possa nascere a breve un governo di unità nazionale in Libia. Lo sostiene in un'intervista ad Aki-Adnkronos International l'incaricato d'affari libico a Roma, Azzedin al-Awami, annunciando la sua prossima nomina ad ambasciatore della Libia in Italia, carica al momento ricoperta da Ahmed Safar, l'ambasciatore tuttora accreditato presso la Farnesina.
"Noi del governo di Tobruk vorremmo veramente la conciliazione nazionale in Libia, ma per fare questo c'è bisogno di un lungo periodo", afferma al-Awami, aggiungendo che il dialogo tra le fazioni ha davanti a sé ancora "un lungo percorso da fare".
L'incaricato d'affari spiega quindi che per formare un governo di unità nazionale c'è bisogno che alcuni dei protagonisti della politica libica, senza citare i nomi, "facciano un passo indietro per il bene del paese".
La mediazione condotta dall'inviato speciale dell'Onu in Libia, Bernardino Leon, è positiva, secondo al-Awami. "Non abbiamo nessun problema con il lavoro che sta facendo, ma sarà molto difficile per lui risolvere questa questione", conclude.