Il presidente iraniano Hassan Rohani ha legato l'esito dei colloqui in corso con i 5+1 alla rimozione di sanzioni sull'Iran che ha definito 'illegali e oppressive'.
Un potenziale accordo tra Teheran e il gruppo dei 5+1 (Usa, Russia, Cina, Gran Bretagna, Francia e Germania) sul programma nucleare iraniano deve portare con sé la rimozione delle ''sanzioni oppressive e illegali'' che la comunità internazionale ha imposto sulla Repubblica Islamica. E' quanto ha dichiarato il presidente iraniano Hassan Rohani dalla città santa di Qom, dove è in visita ufficiale.
''Manterremo i negoziati su motivazioni logiche e razionali'', ha proseguito Rohani, sottolineando che ''le parti impegnate nei negoziati dovrebbero sapere bene che l'Iran non rinuncerà mai a portare avanti i suoi progressi scientifici''. Teheran ha sempre difeso gli scopi pacifici del suo programma nucleare, respingendo le accuse della comunità internazionale di voler costruire armi.
''Il motto del governo è quello di salvare l'economia, dare nuovo vigore all'etica e stabilire una relazione costruttiva con il mondo. Continueremo sulla nostra strada, forti del sostegno che ci è dato dalla Guida Suprema (l'Ayatollah Ali Khamenei, ndr) e dal popolo'', ha detto il presidente iraniano alla folla riunita a Qom. Lui e il suo governo, ha aggiunto Rohani, rispetteranno sempre le critiche, ma ''non c'è posto per i sabotatori''.