Nei prossimi mesi Parigi rivelerà l'esito delle analisi dei campioni prelevati dalle spoglie dell'ex leader palestinese, ma ha chiesto all'Anp di non condannare a morte l'eventuale assassino
La Francia "ha chiesto all'Autorità nazionale palestinese (Anp) di promettere di non condannare a morte" l'eventuale assassino dell'ex leader palestinese Yasser Arafat, nel caso in cui l'esame dei campioni prelevati dalle sue spoglie ne rivelassero l'identità. E' quanto ha dichiarato alla radio ufficiale palestinese Tawfiq al-Tirawi, membro del comitato centrale di Fatah. La richiesta risalirebbe a "una ventina di giorni fa", ha precisato Tirawi, sottolineando che Parigi "ha fissato un termine di 15 giorni" per mettere per iscritto questa promessa e inviarla in Francia.
"Ci siamo consultati con gli organi competenti, tra cui il ministero della Giustizia e la Presidenza dell'Anp e abbiamo inviato una lettera in cui è scritto che la magistratura palestinese è indipendente e la Francia deve metterci al corrente di quello che sta accadendo prima di chiederci una cosa del genere", ha aggiunto Tirawi.
La Francia ha annunciato di recente che nei prossimi mesi renderà noti i risultati delle indagini effettuate sui campioni prelevati dai resti dell'ex presidente palestinese alla fine del 2012. "Quando abbiamo chiesto loro di prelevare dei campioni dalle spoglie di Arafat, abbiamo firmato un protocollo con i francesi perché ci tenessero al corrente delle indagini, ma non l'hanno fatto", ha rivelato Tirawi.
Yasser Arafat è morto nel novembre del 2004 all'ospedale militare Percy in Francia. Francia, Svizzera e Russia hanno poi prelevato dei campioni dai resti dell'ex leader, ma mentre questi ultimi due Paesi hanno annunciato l'esito degli esami, la Francia non si è ancora espressa in merito.
Per i palestinesi, Arafat è stato avvelenato dagli israeliani. Il rapporto svizzero parla della presenza di tracce di una sostanza radioattiva nelle ossa del defunto, mentre il rapporto russo non afferma nulla di categorico su questo aspetto.
Secondo Tirawi, "c'è qualcosa che i francesi vogliono coprire. Il primo rapporto che hanno diffuso - ha ricordato - era sbagliato e tutti gli elementi indicano che Arafat è stato ucciso e che c'è un qualche segreto di cui i francesi non vogliono parlare" e questo perché "ogni Paese ha i suoi interessi".
