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Siria: opposizione, sulle armi chimiche Assad ha sempre mentito

09 maggio 2015 | 15.23
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Il portavoce della Coalizione: "L'Opac consegni le sue prove sull'uso di gas tossici al Consiglio di Sicurezza, che deve mettere fine alle atrocità commesse dal regime"

Infophoto - INFOPHOTO
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In materia di armi chimiche, il regime siriano di Bashar al-Assad "ha sempre mentito". Lo ha detto Salem al-Meslet, portavoce della Coalizione siriana, principale raggruppamento dell'opposizione democratica al regime. La dichiarazione arriva dopo le notizie di ieri sul ritrovamento da parte degli ispettori dell'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (Opac), tra dicembre e gennaio, di tracce di gas sarin e nervino VX non dichiarati, in un sito di ricerca militare in Siria, dove si svilupperebbero armi chimiche.

"Ancora una volta - ha commentato al-Meslet in un comunicato - ci ritroviamo di fronte alla prova che Assad ha mentito fin da quando è stato costretto ad acconsentire all'eliminazione dell'arsenale chimico del regime nel 2013. Non solo Assad ha mantenuto materiale chimico del tipo più pericoloso, tra cui l'agente nervino VX e il Sarin, ma ha anche impedito alla missione di inchiesta Opac di entrare nelle aree sotto il controllo dei ribelli, per condurre indagini indipendenti sull'uso di cloro".

"L'Opac - ha aggiunto al-Meslet - deve trasmettere le sue nuove prove al Consiglio di Sicurezza Onu, che deve agire immediatamente per mettere fine alle atrocità del regime. E' necessario un mandato del Consiglio sulla base del Capitolo VII della Carta Onu", con l'obiettivo di garantire un accesso incondizionato agli ispettori Opac e "portare a processo i responsabili di quegli attacchi".

Nel 2013 il regime siriano ha firmato l'adesione all'Opac e ha accettato che il suo arsenale chimico fosse smantellato. Ma più volte l'opposizione ha denunciato l'uso di armi chimiche da parte del regime dopo quella data. La scorsa settimana gli attivisti della Rete siriana per i diritti umani hanno parlato di un ennesimo attacco con armi chimiche sulla città di Idlib, nel nord della Siria. Elicotteri dell'esercito avrebbero sganciato almeno due barili bomba contenenti gas tossici sulla città caduta nelle ultime settimane nelle mani dell'opposizione.

A metà aprile 'The Times' annunciava che gli ispettori dell'Opac hanno aperto un'inchiesta dopo che alcuni test di laboratorio condotti per conto dello stesso quotidiano 'The Times' e di alcune organizzazioni umanitarie hanno provato che il regime di Assad continua a usare bombe al cloro e anche cianuro contro la popolazione. Le analisi sono state eseguite su campioni di terreno prelevati dalle zone prese di mira dai barili-bomba sganciati dagli elicotteri del regime, in particolare su Idlib.

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