Cresce il timore per l'avanzata dello Stato Islamico verso Palmira in Siria.
''La nostra risposta all'estremismo è la protezione del patrimonio e della cultura''. E' così che il direttore generale dell'Unesco Irina Bokova ha risposto alla crescente minaccia alla conservazione del patrimonio culturale, artistico e archeologico posta dall'avanzata dei jihadisti dello Stato Islamico (Is) in Iraq e in Siria. Dopo la distruzione dei siti di Nimrud e Hatra in Iraq, ora a essere minacciata dai miliziani dell'Is è l'antica città di Palmira in Siria.
Al termine di un incontro con il ministro degli Esteri libanese Gebran Bassil a Beirut, Bokova ha detto che l'Unesco è preoccupata per la minaccia jihadista e ha sottolineato la necessità di continuare a discutere di come affrontare l'estremismo e la strategia dei miliziani mirata a cancellare la memoria collettiva e la storia. Esortando all'azione per proteggere il patrimonio culturale mondiale, Bokova e Bassil hanno auspicato la ''protezione della diversità culturale e dei gruppi religiosi, in particolare delle minoranze, da qualsiasi forma di persecuzione''.
L'interpretazione estremista del Corano che segue l'Is spinge i jihadisti a considerare inammissibili edifici risalenti all'epoca pre-islamica, ma anche quelli riconducibili ad altre fedi o ad altre sette dell'Islam o quelli in cui si onorano leader religiosi defunti diversi da Dio.