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Afghanistan: silenzio Talebani su mullah Omar, non sappiamo di colloqui pace

30 luglio 2015 | 09.05
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(Foto Xinhua)
(Foto Xinhua)

Ancora nessuna reazione ufficiale da parte dei Talebani alla notizia della morte del mullah Omar, leader del movimento. Sul sito web del gruppo stamani compare un comunicato firmato dall'"Emirato Islamico dell'Afghanistan" in cui si fa invece riferimento alla notizia del secondo round di colloqui - annunciato da funzionari pakistani per questa settimana - con una delegazione del governo di Kabul.

"I media riportano notizie secondo cui colloqui di pace si terranno molto presto tra l'Emirato Islamico e il regime di Kabul in Cina o Pakistan - si legge nella nota - L'Emirato Islamico ha conferito tutti i poteri a tal proposito al suo Ufficio Politico (in Qatar, ndr), che non è a conoscenza di un simile processo".

"L'Emirato Islamico, nel rispetto della sua politica, ha istituito un organismo specifico responsabile per la gestione degli affari politici. Abbiamo più volte chiarito la questione in passato e abbiamo chiarito la posizione dell'Emirato Islamico", conclude il breve comunicato.

Più volte in passato sono circolate notizie sulla morte del mullah Omar, ma ieri per la prima volta è arrivata la conferma dalla presidenza di Kabul, che - sulla base di "informazioni credibili" - ha fatto sapere che il leader dei Talebani è "morto" nell'aprile di due anni fa in Pakistan. Per gli Usa si tratta di notizie "credibili". Secondo fonti dei Talebani citate dall'agenzia di stampa Dpa, la leadership del movimento a Quetta (in Pakistan) è riunita e si attende un comunicato ufficiale.

La notizia della morte del mullah Omar è stata diffusa a pochi giorni dall'annunciato secondo round di colloqui di pace, dopo quelli di inizio mese a Murree (in Pakistan), con l'obiettivo di avviare il difficile processo di pace nel Paese martoriato da decenni di guerre. Il comunicato odierno dei Talebani getta un'ombra sul processo di riconciliazione.

La presidenza afghana, confermando la notizia della morte del mullah Omar, ha affermato di ritenere "che ora ci sia più spazio di prima per i colloqui di pace" e ha chiesto "a tutti i gruppi dell'opposizione armata di cogliere l'opportunità di unirsi al processo di pace".

Tuttavia tra i comandanti militari degli insorti in molti sarebbero contrari ai colloqui con quello che i Talebani hanno sempre considerato un governo "fantoccio". Un comunicato di metà luglio, attribuito proprio al mullah Omar, per la prima volta in 14 anni presentava come "legittimi" i contatti con Kabul e la dichiarazione odierna potrebbe essere una espressione formale dello scontro all'interno del gruppo. Il movimento, secondo i servizi di Kabul, è diviso in tre fazioni e ad acuire le tensioni c'è la penetrazione dell'Isis in Afghanistan e Pakistan.

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