Torna l'idea di spostare la capitale iraniana in una città diversa. Teheran, da tempo, è considerata invivibile, sovraffollata e inquinata. Nel 2010 l'ex presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad, che aveva alle spalle l'esperienza da sindaco di Teheran, lanciò la folle idea del trasferimento di tre milioni di abitanti dalla capitale in altre province.
Poi nel 2013 l'idea era stata diversamente rilanciata: traslocare la capitale in una nuova città da costruire più a sud. Adesso a occuparsi della questione è il primo vice presidente del governo di Hassan Rohani, Eshagh Jahangiri.
In queste ore, secondo notizie riportate dall'agenzia di stampa ufficiale Irna e dalla Mehr, è in programma un incontro tra i responsabili iraniani per discutere della questione. A guidarlo dovrebbe essere Jahangiri.
Nel dicembre di due anni fa il Majlis, il Parlamento iraniano, aveva votato - rivelandosi profondamente diviso - un provvedimento per il trasferimento della capitale, passato con 110 voti a favore (97 contrari e 10 astenuti). Le voci critiche nei confronti del piano non mancarono ed è tutto rimasto fermo: la contestazione principale riguardava i costi del progetto, che secondo alcuni risalirebbe persino a 20 anni fa.
Teheran, con circa 8,3 milioni di abitanti nella città e 12 milioni nella più ampia area metropolitana, è la più grande città della Repubblica Islamica.
Per giovedì, come riporta l'agenzia di stampa Mehr, è in programma una visita di Rohani nelle principali città della parte meridionale della provincia di Teheran. Il presidente, che ha già visitato l'area occidentale, è atteso nelle zone di Baharestan, Robat Karim e Islamshahr.
