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Assad: "Non sarà un accordo con l'opposizione a metter fine alla crisi siriana"

02 dicembre 2015 | 10.03
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Non sarà un accordo con l'opposizione siriana a mettere fine al conflitto in corso in Siria dal marzo del 2011. E' quanto sostiene il presidente siriano Bashar al-Assad, che usa il termine ''terrorista'' per indicare qualsiasi oppositore al regime di Damasco. ''Sconfiggere il terrorismo significa rimuovere l'ostacolo a qualsiasi processo politico che vogliamo intraprendere ora'', ha detto Assad intervistato dalla televisione ceca. ''Cosa si può ottenere da un accordo con l'opposizione siriana? Si possono ottenere elezioni vere? Si può arrivare alla stabilità? No, perché i terroristi vivono in un loro mondo, hanno obiettivi loro, una propria agenda e ideologia, completamente diversi da quelli dei partiti politici'', ha proseguito il presidente siriano. ''Per questo, se si inizia un processo politico, deve essere fatto dopo aver sconfitto il terrorismo'', ha aggiunto ammettendo che si tratta di ''un processo lungo''.

Per la fine della guerra in Siria, costata la vita a oltre 250mila persone, secondo Assad è anche necessario che ''i Paesi come Francia, Gran Bretagna, Stati Uniti, Arabia Saudita, Qatar e altri smettano di sostenere questi terroristi''. Il giorno ''dopo la situazione migliorerà e in pochi mesi avremo la pace in Siria, ne sono certo''.

Intervenendo sulla crisi dei migranti siriani, oltre quattro milioni quelli che hanno abbandonato il Paese secondo l'Unhcr, Assad ha detto che si tratta di una situazione ''molto triste. Soprattutto se si pensa a ognuna di queste persone che ha lasciato la Siria e alla sua storia. Riflette le difficoltà dei siriani durante la crisi''. Guardando la crisi dei migranti da un punto di vista razionale, prosegue Assad, ''ognuno di questi rappresenta una risorsa umana che ha lasciato la Siria. Questo indebolirà la nostra società e il nostro Paese. Di sicuro''.

In merito a sue possibili decisioni, Assad ha detto che ''quando ci saranno elezioni il popolo siriano deciderà se mi vogliono, e io sarò felice di essere il presidente. Se non mi vogliono, sarò felice di lasciare. Non ho alcun problema''.

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