Hanno scatenato un'ondata di indignazione le foto di alcune presunte turiste siriane che si aggirano tra le rovine di Aleppo (da poco interamente riconquistata dal regime) scattando alcuni selfie. In una delle foto, sette ragazze sorridenti e ben vestite, che secondo i media turchi sarebbero turiste arrivate da Damasco, si immortalano davanti all'antica cittadella, in mezzo alle rovine di quella che un tempo era la zona più turistica di Aleppo.
In un'altra foto, una delle ragazze si fotografa in un'automobile d'epoca distrutta, davanti a quel che resta del Carlton Citadel Hotel, fatto saltare in aria nel 2013 dall'Is.
Le foto sono rimbalzate su siti e social network e hanno suscitato i commenti indignati di tanti, visto che la città è praticamente distrutta e, dopo anni di assedio, stenti e bombardamenti che hanno ucciso migliaia di persone, solo da pochi giorni si è riusciti a evacuare gli abitanti dei suoi quartieri orientali, con un'operazione peraltro molto discussa.
Carlton Citadel Hotel in Aleppo. In another image, a woman posed in a car outside the city's center - and taking https://t.co/Nei1Vsva12
— rasi (@twisira) 18 dicembre 2016
Qualcuno avanza il dubbio che non si tratti di vere turiste, ma di un'operazione di propaganda da parte del regime, che vorrebbe diffondere l'immagine di Aleppo come città tornata alla normalità dopo che è stata 'liberata' dai ribelli. In effetti non sarebbe la prima volta che il regime si lancia in campagne del genere. Pochi mesi fa, nel pieno della battaglia con i ribelli che ha ridotto in un cumulo di macerie interi quartieri della città, il ministero del Turismo di Damasco diffondeva uno spot dal titolo 'Aleppo, voglia di vita', che mostrava immagini patinate di alcuni quartieri occidentali, girate da un drone.