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Ebola: il virus minaccia l'Hajj, Riad nega visti a oltre 7mila pellegrini

01 ottobre 2014 | 11.53
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Ebola: il virus minaccia l'Hajj, Riad nega visti a oltre 7mila pellegrini

C'è il rischio di diffusione del virus dell'Ebola sull'Hajj, il pellegrinaggio annuale a La Mecca che quest'anno prende il via venerdì 3 ottobre. Circa tre milioni i pellegrini provenienti da tutto il mondo e attesi nella città santa. Per far fronte al rischio sanitario, le autorità saudite hanno adottato misure preventive e negato il visto a 7.200 musulmani provenienti da Sierra Leone, Guinea e Liberia, i tre Paesi più colpiti dal virus che ha fatto oltre tremila morti nell'Africa occidentale. L'infenzione, che si trasmette tramite sangue, ma anche fluidi corporei, sudore compreso, rischia infatti di esplodere in un Paese dove le temperature diurne sono alquanto elevate.

Un bando che non è piaciuto ai Paesi messi all'indice. In Sierra Leone, dove oltre il 70 per cento dei sei milioni di abitanti è di fede musulmana, il governo ha chiesto all'Arabia Saudita di concedere i visti ai propri connazionali. Le autorità di Freetown hanno proposto test per individuare l'Ebola per ogni pellegrino diretto a La Mecca, ma Riad ha respinto l'offerta. ''Il governo saudita avrebbe dovuto trovare il modo per aiutare i fedeli musulmani a rispettare i loro obblighi verso Allah. Ma ci hanno abbandonato. L'Ebola ci ha privato di tutto, anche dei nostri doveri religiosi'', commenta l'imam della moschea di Freetown Sheik Lamin Juana, 55 anni, anche lui costretto a cancellare il suo pellegrinaggio.

In Guinea, invece, i musulmani accusano il proprio governo di non aver fatto abbastanza pressioni su Riad. ''Il nostro governo avrebbe dovuto convincere le autorità saudite che era possibile fare test agli aeroporti per individuare casi sospetti''', denuncia un aspirante pellegrino, Siradio Diallo. In Liberia invece, il Consiglio nazionale dei musulmani ha dato una visione positiva al bando saudita definendolo ''la volontà del Profeta Maometto'' per proteggere i musulmani dal virus. ''L'Ebola è un virus molto pericoloso. E' giusto sospendere i visti come misura precauzione'', ha detto il presidente del Consiglio, lo Sheikh Kafumba Konneh, alla Dpa.

I musulmani di Nigeria e Senegal, invece, si ritengono fortunati in quanto l'Arabia Saudita ha concesso loro i visti nonostante i casi di Ebola registrati nel Paese. In Nigeria se ne sono contati 20, di cui otto morti, mentre in Senegal si è registrata una vittima.

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