La prestigiosa istituzione sunnita con sede al Cairo dichiara "contraria alla sharia islamica" la distruzione del patrimonio archeologico
"La comunità internazionale si mobiliti in fretta per impedire che i miliziani dello Stato islamico cancellino le vestigia della civiltà nella città di Tedmor", ovvero Palmira, su cui l'Is ha esteso ieri il suo controllo. E' questo l'appello lanciato dalla prestigiosa istituzione sunnita di al-Azhar, con sede al Cairo.
In una nota, al-Azhar ha messo in guardia sul fatto che anche a Palmira l'Is potrebbe fare "quello che ha fatto in altri siti archeologici simili, nelle aree su cui ha esteso il suo controllo in Iraq, Siria e Libia", definendo la difesa delle aree storiche da saccheggi e distruzioni "è una battaglia di tutta l'umanità".
In tal senso "bisogna unire gli sforzi per proteggere la città, che è considerata uno dei più antichi e importanti siti archeologici del Medio Oriente, dall'ingiusto destino che l'attende", continua la nota di al-Azhar, che dichiara "haram (ossia vietato secondo l'Islam, ndr) la distruzione del patrimonio della civiltà umana così come il contrabbando e la compravendita dei reperti archeologici saccheggiati", pratica "utilizzata da questi gruppi estremisti per finanziare i loro atti terroristici".