Terrorismo: stampa algerina, Aqmi si spacca su fedeltà all'Isil

La decisione del leader di al-Qaeda nel Maghreb islamico (Aqmi), Abdelmalek Droukdel, di non dichiarare fedeltà al 'califfato' annunciato un mese fa da Abu Bakr al-Baghdadi, leader dello Stato islamico in Iraq e nel Levante (Isil), starebbe provocando una spaccatura nel gruppo e ci sarebbe già un nutrito gruppo di elementi dell'organizzazione che si starebbe preparando alla scissione. E' quanto rivela il quotidiano algerino 'El Khabar', che cita fonti di sicurezza.

Con un comunicato apparso nei giorni scorsi sui social network Droukdel ha fatto sapere di restare fedele all'erede di Osama bin Laden, Ayman al-Zawahiri. "Confermiamo di restare fedeli al nostro sheykh ed emiro, Ayman al-Zawahiri", si legge nella nota, in cui Aqmi critica la rete di Baghdadi per "non essersi consultata con la leadership jihadista" prima di annunciare la nascita del 'califfato'. Iniziativa che, stando alle fonti, avrebbe suscitato dibattito tra le fila di Aqmi, interessata già da diverse settimane - stando a quanto si legge - da numerose defezioni: un quadro che potrebbe scatenare un conflitto interno nelle aree sotto la sua influenza e una spaccatura dell'organizzazione in due cellule, una fedele a Droukdel e l'altra a Baghdadi.

A conferma delle divisioni interne al gruppo, scrive il giornale, ci sono una serie di comunicati e di tweet comparsi sui siti jihadisti, come la nota del 'giudice' di Aqmi, Abu Abdallah Othman al-Asimi, secondo cui Droukdel "si è allontanato dalla verità". Dal canto suo, un esponente delle Brigate del Sahara, Abu Hafs Ibrahim, ha dichiarato in un tweet che "molti fratelli restano fedeli a Zawahiri, ma il problema è che nel gruppo algerino di Aqmi si è creato dissenso e alcuni di loro se ne sono andati, ma tutti continuano a definirsi membri di Aqmi".