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Siria: non regge la tregua nel nordest del Libano, nuovi scontri

06 agosto 2014 | 13.00
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Non regge la fragile tregua ad Arsal, località in territorio libanese al confine con la Siria, dove si registrano nuovi scontri tra militari libanesi e uomini armati. "L'Esercito è riuscito a riprendere il controllo della maggior parte delle postazioni che erano finite nelle mani di jihadisti", ha detto un ufficiale della sicurezza. Intrappolati nell'area, nota per il sostegno alle opposizioni siriane, 40mila libanesi e 120mila rifugiati siriani.

Siria: non regge la tregua nel nordest del Libano, nuovi scontri

Non regge la fragile tregua ad Arsal, località in territorio libanese al confine con la Siria, dove si registrano nuovi scontri tra militari libanesi e uomini armati. "I combattimenti non sono violenti come sono stati durante la notte", ha detto un ufficiale della sicurezza libanese all'agenzia di stampa Dpa.

"L'Esercito è riuscito a riprendere il controllo della maggior parte delle postazioni che erano finite nelle mani di jihadisti", ha aggiunto l'ufficiale coperto da anonimato. La notte scorsa ad Arsal è entrata in vigore una tregua umanitaria di 24 accettata dalle Forze Armate e, secondo la fonte, sono stati miliziani del Fronte al-Nusra, ritenuto legato ad al-Qaeda, e dello 'Stato islamico' a violarla per primi.

Il sindaco di Arsal, Ali Hujeiri, ha confermato che la maggior parte dei combattenti hanno lasciato la località, nel nordest del Libano, per ritirarsi nelle vicine aree montuose. "Oggi non si vedono uomini armati a volto coperto per le strade di Arsal", ha detto Hujeiri alla Dpa.

Per le prossime ore, secondo fonti vicine alla commissione di ulema che ha mediato per la tregua umanitaria, è previsto l'arrivo ad Arsal di un gruppo di religiosi impegnati per ottenere il rilascio degli uomini delle forze di sicurezza libanesi rapiti lo scorso fine settimana e consentire ai civili rimasti intrappolati a causa degli scontri di lasciare l'area.

Le famiglie che sono riuscite a fuggire da Arsal hanno denunciato come nella zona manchino cibo e medicine. A causa dei combattimenti, iniziati sabato scorso, sono rimaste intrappolati nell'area -nota per il sostegno alle opposizioni siriane- 40mila libanesi e 120mila rifugiati siriani.

Almeno 17 soldati libanesi sono morti negli scontri, in cui sono stati uccisi -stando ai media locali- almeno 50 uomini armati. Secondo le stesse fonti 22 militari e 16 poliziotti risultano dispersi e si teme siano stati rapiti. Fonti della sicurezza locale citate dal sito web del giornale libanese The Daily Star hanno confermato che 12 civili sono rimasti uccisi a causa degli scontri.

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