E' datato il 13 luglio il video pubblicato quello stesso giorno su YouTube dallo Stato islamico (Is) e che contiene minacce all'Europa e ai cristiani, intitolato 'Lo Stato islamico rimarrà'. Nessuna minaccia è stata invece formulata contro la coalizione internazionale contro l'Is, perché la sua formazione risale a mercoledì scorso e quindi due mesi fa non esisteva. Il video è stato rilanciato oggi dal sito di informazione egiziano 'cairoportal.com' ed ha avuto una immediata diffusione in Rete e sui social. ''Si è avvicinato il momento della grande epopea nel Levante contro l'Europa e i cristiani'', recita il filmato. Minacce vengono rivolte a ''tutti i Paesi arabi vicini agli Stati Uniti, i sionisti, i crociati, i comunisti infedeli''. ''Mirate agli obiettivi, preparate le autobombe e calibrate bene gli ordigni'', recita il messaggio rivolto ai miliziani.
Nel filmato, che si apre con un'immagine di una riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, sono contenute diverse minacce a leader politici internazionali, su tutti il presidente americano Barack Obama. I jihadisti inseriscono tra gli obiettivi anche il primo ministro iracheno Nuri al-Maliki, che al momento della pubblicazione del video su YouTube era ancora alla guida del governo di Baghdad. Nel filmato appaiono anche immagini del re saudita Abdullah, del premier britannico David Cameron, del segretario di Stato Usa John Kerry e dell presidente russo Vladimir Putin.
