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Siria: Opac, Damasco produsse ricina

19 settembre 2014 | 17.18
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Siria: Opac, Damasco produsse ricina

Le autorità siriane hanno ammesso che avevano un programma per produrre la ricina, sostanza tossica altamente letale per la quale non esiste cura o vaccino efficace. E' quanto sostiene l'Opac, l'Organizzazione per la proibizione di armi chimiche, sul suo sito Internet dove si legge che a luglio Damasco ha indicato ''un impianto per la produzione di ricina'' oltre a due altri ''impianti relativi ad armi chimiche''. La Siria ha comunque affermato che "l'intero quantitativo di ricina prodotto è stato smaltito prima dell'entrata in vigore" dell'adesione di Damasco alla convenzione sulle armi chimiche lo scorso anno.

Il ''nuovo impianto indicato (dalle autorità siriane, ndr) è soggetto a indagini e sarà distrutto'', si legge sul sito dell'Opac. Tuttavia la struttura si ''trova in una zona che non è sotto il controllo del governo siriano'', facendo temere che possa essere distrutta nell'ambito degli scontri con le forze ribelli. Emergono inoltre dubbi sulla completezza delle informazioni fornite da Damasco all'Opac in merito al suo arsenale chimico, la cui distruzione è vicina a essere completata. Gli ispettori dell'Onu in Iraq scoprirono una produzione di ricina nei laboratori di armi di distruzione di massa di Saddam Hussein.

Damasco ha aderito all'Opac l'anno scorso per cercare di evitare raid americani minacciati in seguito alla denuncia di un attacco che il regime siriano avrebbe condotto con armi chimiche in un sobborgo della capitale e che avrebbe causato la morte di centinaia di civili.

Estratta dalla pellicola interna del rivestimento del seme del ricino, la ricina può provocare morte per asfissia se entra in contatto con l'ugola e l'apparato respiratorio, causando un gonfiore fino a portare al soffocamento. Se invece viene ingerita, la sostanza velenosa provoca sintomi che vanno dai crampi allo stomaco al vomito e alla dissenteria fino a portare alla morte, in pochi giorni, dopo atroci dolori. I sintomi possono essere tardivi e possono comparire anche dopo 10-24 ore dalla esposizione alla sostanza tossica.

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