Il Fronte al-Nusra, gruppo jihadista attivo in Siria, ha postato su uno dei suoi account Twitter un video in cui appare un soldato libanese che annuncia di essersi unito al jihad, spinto, a suo dire, dalla politica di persecuzione che l'esercito di Beirut attuerebbe nei confronti dei sunniti. Si tratta del quinto caso conosciuto di un soldato libanese che si unisce ai militanti attivi in Siria.
L'uomo si identifica nel video come Omar Khaled Shamtieh, della Seconda brigata Artiglieria dell'Esercito. "Annuncio - dice - di essermi unito ai ranghi del Fronte al-Nusra e di aver disertato l'esercito, che è diventato uno strumento nelle mani di Hezbollah e che attua una politica discriminatoria tra i suoi soldati su base settaria e religiosa".
In particolare, Shamtieh parla di favoritismi per sciiti e cristiani, a scapito dei sunniti, che verrebbero "umiliati e oppressi". "Un'altra ragione - prosegue - per cui lascio l'Esercito è il maltrattamento della popolazione sunnita ai posti di blocco, soprattutto se si tratta di gente che porta la barba e arriva da Tripoli".
Il soldato cita casi specifici, come quello di un giovane che identifica come Mahmoud al-Maneh, del quartiere Baddawi di Tripoli, che sarebbe stato picchiato e arrestato in modo ingiustificato. "Se l'Esercito non smette di attaccare e perseguitare i giovani sunniti, deve aspettarsi più defezioni", continua Shamtieh nel suo videomessaggio, nel quale invita i commilitoni sunniti a seguire il suo esempio e unirsi ai jihadisti.
"Dovremmo unirci ai mujiaheddin - dice - che si sono sollevati contro il Velayat-e Faqih", la dottrina su cui si fonda la Repubblica Islamica dell'Iran, alleata di Hezbollah.
Solo la scorsa settimana, un altro sunnita dell'esercito libanese, Abdul-Monem Mahmoud Khaled, era apparso in un video in cui annunciava di essersi unito ai jihadisti dello Stato islamico (Is). Prima di lui, era stata la volta di Abdul-Qader Akoumi, anche lui unitosi all'Is, e di Mohammad Antar e Abdallah Shehadeh, passati con il Fronte al-Nusra.
.jpg)
