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Mo: Jihad islamica rivendica attentato a rabbino Glick

30 ottobre 2014 | 12.57
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Il movimento della Jihad islamica palestinese ha rivendicato l'attentato di ieri sera al rabbino israeliano Yehuda Glick, dopo aver 'benedetto' l'operazione. Il gruppo ha esortato il popolo palestinese "a proseguire l'intifada e lo scontro con le forze di occupazione in tutti i Territori occupati in Cisgiordania e nelle aree del '48".

Il logo della Jihad islamica palestinese
Il logo della Jihad islamica palestinese

Il movimento della Jihad islamica palestinese ha rivendicato l'attentato di ieri sera al rabbino israeliano Yehuda Glick, dopo aver 'benedetto' l'operazione. Il gruppo ha esortato il popolo palestinese "a proseguire l'intifada e lo scontro con le forze di occupazione in tutti i Territori occupati in Cisgiordania e nelle aree del '48". "Noi della Jihad islamica in Palestina consideriamo il nostro fratello combattente Muataz Hijazi un martire presso Dio", si legge in una nota, con riferimento al presunto attentatore, un giovane di Gerusalemme est ucciso stamani dalla polizia israeliana.

Di Hijazi, la Jihad islamica ricorda che "ha trascorso circa metà della sua vita come prigioniero delle carceri dell'occupazione e stamattina è morto da martire dopo uno scontro con le forze d'occupazione, che hanno avanzato verso la casa della sua famiglia allo scopo di ucciderlo". Il giovane, che aveva 32 anni, "è stato per tutta la sua breve vita una spina in gola all'occupazione e ai coloni, come del resto aveva promesso quando uscì di prigione", aggiunge la nota, che di lui afferma: "Pregava sempre nella moschea di al-Aqsa e difendeva con il suo debole corpo la purezza e la santità di Gerusalemme fino ad elevarsi come martire generoso".

"Benediciamo questa testimonianza dopo una vita spesa per il jihad e il sacrificio, che è la risposta al dovere sacrosanto di difendere la moschea di al-Aqsa", prosegue la nota, sottolineando che "le politiche di repressione e terrorismo delle autorità di occupazione contro la nostra gente non ci impediranno di proseguire la via della resistenza e del jihad e di perseguire tutti i criminali di guerra sionisti e gli odiosi estremisti che pianificano di distruggere al-Aqsa per costruire il preteso tempio".

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