Secondo l'Osservatorio per i diritti umani, il giovane è stato perquisito e i suoi beni personali sequestrati e poi condotto in un luogo sconosciuto
Arrestato perché ha telefonato ai genitori. E' quanto accaduto a un giovane jihadista di nazionalità straniera nella città siriana di Raqqa, la 'capitale' dello Stato islamico (Is). Secondo quanto ha riferito l'Osservatorio siriano per i diritti umani, il 17enne è stato arrestato e picchiato da altri miliziani dell'Is mentre si trovava in un call center per chiamare i genitori nel suo Paese d'origine.
Il giovane è stato perquisito e i suoi beni personali sequestrati e poi condotto in un luogo sconosciuto. Fonti ben informate degli attivisti dell'Osservatorio hanno precisato che con i miliziani vi era anche un interprete, il quale ha detto loro che il jihadista arrestato "discuteva con i suoi sul modo di tornare al suo Paese".