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Siria: rapporto, bambini 'fantasma' a migliaia nei campi profughi

21 novembre 2014 | 10.37
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Secondo l'Osservatorio assiro per i diritti umani, il 70% dei bambini siriani nati in Libano non ha un certificato di nascita ufficiale, mentre il 40% dei seimila bambini siriani nati in territorio turco non è in possesso di documenti che ne permettano la registrazione all'anagrafe

Siria: rapporto, bambini 'fantasma' a migliaia nei campi profughi

E' allarme per le migliaia di bambini siriani 'fantasma', un fenomeno in crescita che aggrava la tragedia umanitaria vissuta dai profughi in fuga dalla guerra in Siria. Ne parla l'Osservatorio assiro per i diritti umani, che in un suo rapporto mette in evidenza come il 70% dei bambini siriani nati in Libano non abbia un certificato di nascita ufficiale, mentre il 40% dei seimila bambini siriani nati in territorio turco non è in possesso di documenti che ne permettano la registrazione all'anagrafe.

Lo stesso vale per i bambini che vivono nel campo profughi di al-Zaatari, in Giordania, dove secondo il rapporto, che si basa sui dati dell'Unhcr, del ministero turco della Sanità e della Commissione Onu di protezione internazionale, circa il 35% dei 1.400 nati nei primi sei mesi del 2013 non ha ottenuto un certificato di nascita ufficiale.

L'Osservatorio spiega che il numero di nascite non registrate tra i profughi siriani è enorme, in quanto i rifugiati spesso non sono in grado di produrre i documenti richiesti per la registrazione. Alcune famiglie, afferma il rapporto, sono state costrette a fare ritorno in Siria, anche attraversando illegalmente i confini, per ottenere un certificato di nascita. I bambini apolidi sono poi privati di alcuni diritti fondamentali, come l'assistenza sanitaria e l'istruzione, e sono più esposti allo sfruttamento del lavoro minorile, al matrimonio forzato, alla prostituzione, alle adozioni illegali e fino al reclutamento forzato nei conflitti.

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