I raid della coalizione internazionale a guida Usa iniziati lo scorso settembre contro lo Stato Islamico (Is) in Siria non stanno producendo risultati tangibili e sono insufficienti per contrastare la minaccia jihadista. Lo ha detto il presidente siriano Bashar al-Assad, negando che il suo regime stia traendo benefici dai raid della coalizione internazionale. "Non è vero che abbiamo beneficiato dei raid della coalizione contro lo Stato Islamico", ha affermato Assad in un'intervista a Paris Match della quale sono stati diffusi alcuni stralci dall'agenzia di stampa ufficiale 'Sana'.
"Noi che stiamo conducendo la battaglia via terra contro Daash (l'acronimo in arabo dello Stato Islamico, ndr) non abbiamo percepito alcun cambiamento sul terreno", ha ribadito per poi attaccare Ankara sostenendo che "la Turchia sta ancora fornendo sostegno diretto a Daash in quelle aree" al confine con la Siria.
Assad ha poi affermato che ''non è possibile mettere fine al terrorismo con i raid aerei. Sono essenziali le truppe di terra che conoscono il territorio e possono reagire''. In passato la coalizione internazionale ha spiegato che non c'è un coordinamento con l'esercito siriano nella lotta all'Is. ''Ed è per questo che non ci sono stati risultati tangibili dei due mesi di raid condotti dalla coalizione. Non è vero che i raid sono utili'', ha detto Assad.
Il presidente siriano ha poi criticato l'attuale leadership francese che sta lavorando contro l'interesse del popolo siriano. ''Lavoreremo con qualcuno governo o dignitario francese su interessi comuni. Ma l'attuale amministrazione sta lavorando contro gli interessi del nostro popolo e contro quelli dei francesi'', ha concluso.
